News n. 16 – Novembre 2025 –
La corretta ed efficiente gestione dell’acqua è strategica per l’agricoltura della Valtiberina umbra e toscana. Con questa consapevolezza, EAUT continua nel proprio impegno finalizzato al completamento e al miglioramento della rete di adduzione del Sistema Orientale alimentata dalla diga di Montedoglio nell’ambito del quale è in corso l’installazione di tecnologie all’avanguardia per il telecomando e il telecontrollo. L’intervento in corso è mirato a ridurre le perdite, ottimizzare l’uso della risorsa idrica, monitorare in tempo reale i parametri di esercizio e intervenire rapidamente da remoto sulle apparecchiature, regolando portate e flussi per un uso più razionale dell’acqua. Il progetto comprende anche interventi di manutenzione straordinaria su infrastrutture strategiche, tra cui il ripristino dei laghetti di compenso, con l’obiettivo di garantire continuità e affidabilità della rete a vantaggio di agricoltori, coltivazioni e produttività del territorio.
![]() |
![]() |
Valtiberina tosco-umbra. Ciclo di innaffiatura di un campo di tabacco. Nel periodo estivo il ciclo giornaliero può essere ripetuto fino a quattro volte.
UNA RETE A SUPPORTO DELL’AGRICOLTURA – Il Sistema Orientale serve 11.000 ettari irrigabili tra Toscana e Umbria, dalla diga di Montedoglio nei Comuni di Anghiari e Sansepolcro fino alla località Trestina nel comune di Città di Castello. La rete comprende 12 serbatoi di compenso giornaliero, una stazione di pompaggio e circa 25 km di condotte di diametro variabile tra 600 e 1.800 mm. L’attuale fase di ammodernamento digitale e operativo troverà concretizzazione nell’installazione di nuovi sistemi di gestione e regolazione per il monitoraggio costante dei consumi, dei prelievi e di eventuali perdite, rilevando tempestivamente anomalie o rischi di rottura. L’installazione di sensori multifunzione garantirà un controllo completo della risorsa, consentendo interventi mirati e immediati lungo tutta la rete e garantendo benefici concreti per la produttività agricola: l’ottimizzazione della gestione idrica, infatti, riduce sprechi e costi, assicura la continuità dell’approvvigionamento e rafforza la sostenibilità e la resilienza delle colture nella Valtiberina umbra e toscana.
UNA STORIA DI FAMIGLIA – I benefici di questo complesso sistema sono quotidianamente percepiti dal settore agricolo locale. Per le aziende della Valtiberina, infatti, la disponibilità costante di acqua significa poter pianificare con precisione le operazioni di semina, irrigazione e raccolta, riducendo i rischi legati a periodi di siccità o a precipitazioni irregolari. Una testimonianza concreta arriva dall’Azienda Agricola Baracchi Graziano che, da quattro generazioni, è un punto di riferimento per l’intero ciclo produttivo del tabacco in virtù di quasi 24 ettari di campi tra Monterchi (Toscana) e Monte Santa Maria Tiberina (Umbria).
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Fasi di produzione del tabacco: semina e irrigazione, cimatura, raccolta, seccatura e processo finale di cernitura ovvero di selezione del prodotto finito.
L’azienda, a conduzione familiare, si occupa dell’intero ciclo produttivo con un lavoro meticoloso e manuale strutturato tra tante divere fasi. «Il nostro lavoro – spiega Roberta Baracchi, – parte già dal seme: lo prendiamo, lo portiamo a sementare, lo prepariamo in serra a mollo in acqua con concimi e infine lo piantiamo nei campi a maggio. Nei mesi successivi, il lavoro continua con la rimozione manuale delle erbe infestanti, l’innaffiatura, l’applicazione di oli e la cimatura dei fiori per favorire la crescita della pianta e preservarne la qualità. La maturazione avviene grazie a un equilibrio di acqua, sole e tempo. La raccolta è infine in programma ad agosto: le foglie vengono poste nei seccatoi per una settimana circa e successivamente sottoposte a cernitura, dove vengono valutate singolarmente per colore, elasticità e presenza di fori, determinando la qualità finale del tabacco».
IL VALORE DELL’ACQUA – In questo processo, l’acqua rappresenta un elemento fondamentale: il tabacco, infatti, viene innaffiato fino a quattro volte al giorno nella stagione più calda. La disponibilità costante garantita dal Sistema Orientale di adduzione gestito da EAUT, oltre che ovviamente dalla rete di distribuzione gestita da AFOR, e la conduzione digitale della rete, permette all’azienda un’irrigazione precisa e regolare, riducendo i rischi legati a periodi di siccità e mantenendo elevata la qualità delle coltivazioni. Questo, oltre a proteggere i raccolti, consente di pianificare con maggiore efficienza tutte le fasi produttive, dall’inseminazione alla raccolta e alla cernitura, aumentando la produttività, rafforzando la sostenibilità complessiva delle attività agricole, intervenendo rapidamente in caso di anomalie o perdite per evitare danni alle colture e limitare gli sprechi idrici ed economici. «La tecnologia idrica e la gestione attenta della risorsa sono essenziali per mantenere produttività e qualità – conferma Roberta Baracchi. – La quantità d’acqua quotidianamente impiegata dipende dalla stagione e dalla temperatura, ma la presenza della diga di Montedoglio e la relativa adduzione e distribuzione rispondono a ogni nostra esigenza. La diga rappresenta un vero punto di riferimento per l’agricoltura locale: garantisce continuità, affidabilità e disponibilità costante di acqua, elementi indispensabili per coltivazioni di qualità, produttive e sostenibili lungo tutta la Valtiberina, sia in Toscana che in Umbria».







