Ente Acque
Umbre-Toscane
Ente Acque
Umbre-Toscane

L’ACQUA È IL BENE PIÙ PREZIOSO. UN BENE DA TUTELARE E DA PROTEGGERE.
UN BENE DA PORRE AL SERVIZIO DELLE PLURIME ESIGENZE DI COMUNITÀ E TERRITORI. QUESTA CONSAPEVOLEZZA, UNITAMENTE ALLA NECESSITÀ DI UN RIORDINAMENTO PRODUTTIVO DEI TERRITORI A FINI ECONOMICO-SOCIALI, HA ANIMATO NEL 1961 LA COSTITUZIONE E LO SVILUPPO DI UN ENTE AUTONOMO CON LO SCOPO DI ASSICURARE L’INCREMENTO E LA STABILITÀ DELLA PRODUZIONE AGRICOLA DELL’ITALIA CENTRALE.

idropotabile 1

Nato inizialmente come ente pubblico non economico sottoposto al controllo del Ministero dell’Agricoltura, EAUT con il passare del tempo è poi diventato un ente pubblico economico soggetto alla vigilanza delle due regioni Toscana e Umbria e del Ministero dell’Agricoltura. Le linee guida di EAUT sono state dettate dal Piano Generale Irriguo, denominato “Piano Arredi”, orientato alla realizzazione della rete idrica e irrigua per un vasto territorio che abbraccia quattro province tra Perugia, Arezzo, Terni e Siena.

LA NOSTRA STORIA

montagna Tavola disegno 1

IL NOSTRO PERCORSO AFFONDA LE RADICI NEL LONTANO 18 OTTOBRE 1961, QUANDO LA LEGGE N.1048 ISTITUÌ L’ENTE PER L’IRRIGAZIONE DELLA VALDICHIANA, DELLE VALLI CONTERMINI ARETINE, DEL BACINO IDROGRAFICO DEL TRASIMENO E DELL’ALTA VALLE DEL TEVERE UMBRO-TOSCANA.
Questa realtà trovava la propria finalità nella realizzazione, nella manutenzione, nella gestione e nell’ottimizzazione di opere pubbliche riguardanti un bene primario come l’acqua, andando a sostenere concretamente la produzione agricola di un vasto ed eterogeneo territorio diffuso tra due regioni.

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step2 02

Per raggiungere questo obiettivo, l’allora Ente Autonomo per la Bonifica e la Valorizzazione della Valdichiana affidò a un gruppo di lavoro e di ricerca multidisciplinare guidato dal professor Filippo Arredi lo studio di un programma di irrigazione che trovò concretizzazione negli anni ‘70 nella stesura del Piano Generale Irriguo (denominato poi Piano Arredi) dove erano dettagliate le opere finalizzate ad accumulo, adduzione e distribuzione delle acque. I primi adempimenti operativi furono avviati con i finanziamenti previsti dal Ministero dell’Agricoltura, contestualmente alla concessione per 70 anni di circa 400.000.000 mc di acqua dal bacino del Tevere da gestire attraverso un sistema di medi e grandi invasi.
arredi1 risultato

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I successivi provvedimenti legislativi hanno conferito all’ente una più razionale veste giuridico-amministrativa e la denominazione venne cambiata in E.I.U.T - Ente Irriguo Umbro-Toscano, con poteri e compiti per la realizzazione e la gestione delle opere di accumulo e di trasporto primario della risorsa idrica, sotto il controllo e la vigilanza del Ministero per le Risorse Agricole, Alimentari e Forestali. L’attuale organizzazione e denominazione sono infine datate 2011 quando le Regioni Toscana e Umbria, d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, istituirono ufficialmente EAUT - Ente Acque Umbre-Toscane con la mission di assicurare la continuità nello sviluppo e nella gestione di un complesso programma di opere strategiche per l’erogazione della risorsa idrica. buco costruzione2.pngTornabuoni low
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L’istituzione di EAUT - Ente Acque Umbre-Toscane è avvenuta in data 14 ottobre 2011 attraverso l’Intesa tra le Regioni Umbria e Toscana ratificata con legge n.54 della Regione Toscana del 28 ottobre 2011 e con legge n.11 della Regione Umbria del 27 ottobre 2011.

EAUT è un ente pubblico economico e pertanto non appartiene alla pubblica amministrazione come definita all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 165/2001 e nelle Successive Modificazioni e Integrazioni, ma risulta tuttavia inserito dalla fine del 2013 nell’elenco di cui all’articolo 1 comma 3 della legge n.196 del 31 dicembre 2009 (elenco ISTAT). Questo organismo è dotato di personalità giuridica, di autonomia amministrativa, gestionale e tecnica, nonché di patrimonio proprio, e si colloca nel settore della produzione e dello scambio di beni e servizi riferiti all’utilizzo della risorsa idrica, con finalità pubblicistiche che ne hanno indotto la costituzione.

EAUT è un’unità istituzionale sottoposta alla vigilanza di amministrazioni pubbliche (Regioni Umbria e Toscana) che hanno la capacità di determinarne la politica generale o il programma scegliendone gli amministratori (come previsto dall’articolo 6 comma 1 della legge 135/2012) e approvandone gli atti fondamentali secondo gli articoli 7 e 10 dell’Intesa datata 14 ottobre 2011. L’istituzione è finalizzata dunque alla necessità di garantire la continuità nella gestione del servizio pubblico tramite l’esercizio delle opere infrastrutturali in parte già realizzate da EIUT per l’accumulo, l’adduzione e la distribuzione delle acque per uso plurimo, a prevalenza irriguo.

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IL NOSTRO PERCORSO AFFONDA LE RADICI NEL LONTANO 18 OTTOBRE 1961, QUANDO LA LEGGE N.1048 ISTITUÌ L’ENTE PER L’IRRIGAZIONE DELLA VALDICHIANA, DELLE VALLI CONTERMINI ARETINE, DEL BACINO IDROGRAFICO DEL TRASIMENO E DELL’ALTA VALLE DEL TEVERE UMBRO-TOSCANA. Questa realtà trovava la propria finalità nella realizzazione, nella manutenzione, nella gestione e nell’ottimizzazione di opere pubbliche riguardanti un bene primario come l’acqua, andando a sostenere concretamente la produzione agricola di un vasto ed eterogeneo territorio diffuso tra due regioni.

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Per raggiungere questo obiettivo, l’allora Ente Autonomo per la Bonifica e la Valorizzazione della Valdichiana affidò a un gruppo di lavoro e di ricerca multidisciplinare guidato dal professor Filippo Arredi lo studio di un programma di irrigazione che trovò concretizzazione negli anni ‘70 nella stesura del Piano Generale Irriguo (denominato poi Piano Arredi) dove erano dettagliate le opere finalizzate a accumulo, adduzione e distribuzione delle acque. I primi adempimenti operativi furono avviati con i finanziamenti previsti dal Ministero dell’Agricoltura, contestualmente alla concessione per 70 anni di circa 400.000.000 mc di acqua dal bacino del Tevere da gestire attraverso un sistema di medi e grandi invasi.
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I successivi provvedimenti legislativi hanno conferito all’ente una più razionale veste giuridico-amministrativa e la denominazione venne cambiata in E.I.U.T - Ente Irriguo Umbro-Toscano, con poteri e compiti per la realizzazione e la gestione delle opere di accumulo e di trasporto primario della risorsa idrica, sotto il controllo e la vigilanza del Ministero per le Risorse Agricole, Alimentari e Forestali.

L’attuale organizzazione e denominazione sono infine datate 2011 quando le Regioni Toscana e Umbria, d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, istituirono ufficialmente EAUT - Ente Acque Umbre-Toscane con la mission di assicurare la continuità nello sviluppo e nella gestione di un complesso programma di opere strategiche per l’erogazione della risorsa idrica.
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cropped logo EAUT
L’istituzione di EAUT - Ente Acque Umbre-Toscane è avvenuta in data 14 ottobre 2011 attraverso l’Intesa tra le Regioni Umbria e Toscana ratificata con legge n.54 della Regione Toscana del 28 ottobre 2011 e con legge n.11 della Regione Umbria del 27 ottobre 2011. EAUT è un ente pubblico economico e pertanto non appartiene alla pubblica amministrazione come definita all’articolo 1 comma 2 del decreto legislativo 165/2001 e nelle Successive Modificazioni e Integrazioni, ma risulta tuttavia inserito dalla fine del 2013 nell’elenco di cui all’articolo 1 comma 3 della legge n.196 del 31 dicembre 2009 (elenco ISTAT). Questo organismo è dotato di personalità giuridica, di autonomia amministrativa, gestionale e tecnica, nonché di patrimonio proprio, e si colloca nel settore della produzione e dello scambio di beni e servizi riferiti all’utilizzo della risorsa idrica, con finalità pubblicistiche che ne hanno indotto la costituzione.

EAUT è un’unità istituzionale sottoposta alla vigilanza di amministrazioni pubbliche (Regioni Toscana e Umbria) che hanno la capacità di determinarne la politica generale o il programma scegliendone gli amministratori (come previsto dall’articolo 6 comma 1 della legge 135/2012) e approvandone gli atti fondamentali secondo gli articoli 7 e 10 dell’Intesa datata 14 ottobre 2011. L’istituzione è finalizzata dunque alla necessità di garantire la continuità nella gestione del servizio pubblico tramite l’esercizio delle opere infrastrutturali in parte già realizzate da EIUT per l’accumulo, l’adduzione e la distribuzione delle acque per uso plurimo, a prevalenza irriguo.

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SCOPRI LE DIGHE

IL NOSTRO
PRESENTE

IL NOSTRO PRESENTE

Il percorso condotto ininterrottamente dal 1961 ha permesso di concretizzare quanto previsto dal “Piano Arredi” e, allo stesso tempo, di modernizzare la missione di EAUT, adeguando attività, strutture, tecnologie e organizzazione alle evoluzioni della società e dei bisogni. Questa versatilità ha permesso di progettare e realizzare un patrimonio infrastrutturale strategico per l’Italia centrale che è stato posto al servizio della collettività.

L’esercizio, la manutenzione e l’ottimizzazione di opere pubbliche hanno permesso di garantire un bene primario come l’acqua per molteplici finalità irrigue e idropotabili, prestando anche un’importante azione di tutela dei territori attraverso la capacità di laminazione degli invasi realizzati. Ma non ci fermiamo qui: attualmente sono stati già previsti, finanziati o in fase di finanziamento una serie di nuovi interventi per completare le reti di adduzione, per rendere sempre più sicuri gli invasi e per ottimizzare la gestione del bene idrico per lo sviluppo dell’agricoltura e delle economie locali.

Il nostro lavoro quotidiano viene infatti condotto nel rispetto di solidi valori e principi, con obiettivi strategici e operativi declinati in connessione alla responsabilità sociale, alla tutela ambientale, all’eco-sostenibilità, alla difesa dei territori e alla massima sicurezza.

La nostra mission prevede oggi un’attività orientata a mantenere l’efficienza delle opere esistenti, a realizzare nuovi progetti già finanziati, a accelerare le residue progettazioni per il completamento delle adduzioni primarie e secondarie, e a favorire così l’uso plurimo delle acque tra la Toscana e l’Umbria.

I NOSTRI NUMERI

I NOSTRI NUMERI

0
dighe
DI Reti di adduzione. condotte in acciaio DN3200 a DN500
0 km
0
Serbatoi di compenso a regime. Volumi variabili a seconda della tipologia di vasca da 8.000 a 15.000 mc
0
Centrali idroelettriche
0
Stazione di sollevamento
POTENZIALMENTE EROGABILI A REGIME (VOLUMI ANNUI)
0 mc
potenzialmente irrigabili a regime
0 ha
abitanti potenzialmente serviti per usi idropotabili a regime
0
annui DI SCARICO PER DEFLUSSO ECOLOGICO DALLE DIGHE DI MONTEDOGLIO E CASANUOVA​
0 mc

LE OPERE
GESTITE

LE OPERE GESTITE

Il “Piano Arredi” aveva previsto infrastrutture divise tra due comprensori con grandi dighe, sistemi di adduzione e invasi di minor dimensione con lo scopo di approvvigionare 153.500 ettari di territorio tra Umbria e Toscana.
L’attuazione del piano è stata nel tempo aggiornata in funzione delle trasformazioni antropiche del territorio che hanno ridotto notevolmente l’estensione delle superfici da irrigare, semplificata e gradualmente concretizzata per entrambi i sistemi previsti:

Sistema
Occidentale

Riferito per massima parte alla Regione Toscana con l’aggiunta di superfici umbre poste a occidente dei rilievi appenninici centrali, con approvvigionamento dalla diga di Montedoglio integrato dalla derivazione sul Sovara. Il distretto alimentato dalla diga del Calcione può inoltre essere inserito a pieno titolo nel Sistema Occidentale in virtù dell’interconnessione alla diga di Montedoglio.

Sistema
Orientale

Riferito prevalentemente all’Umbria con l’aggiunta dell’Alta Valle del Tevere in provincia di Arezzo, con approvvigionamento affidato ai tre distinti invasi di Chiascio, Singerna e Carpina.

Clicca per ingrandire

LE DIGHE

Attualmente EAUT gestisce quattro dighe e le relative reti di adduzione che, come vere e proprie vene, portano nutrimento, energia e vita a un grande territorio comprendente Valdichiana, Valtiberina e Valle Umbra.

Un patrimonio al servizio della comunità. Le nostre quattro dighe sono state progettate e realizzate per soddisfare il fabbisogno idrico e idropotabile di un vasto ambito geografico che abbraccia due regioni e quattro province, favorendo lo sviluppo dell’agricoltura e prestando anche un’importante azione di tutela dei territori attraverso la capacità di laminazione degli invasi realizzati.

Le finalità

L’operato di EAUT è collocato nel settore di produzione e scambio di beni e servizi riferiti all’utilizzo della risorsa idrica, configurandosi come un ente con la finalità principale di progettare, realizzare e gestire opere pubbliche.
Funzioni e compiti sono indicati nello statuto stilato nel 2011 dall’Intesa tra Regione Toscana e Regione Umbria per assicurare la continuità nella gestione del servizio pubblico delle opere infrastrutturali collegate all’uso plurimo delle acque, rispondendo a principi di imparzialità, efficienza, economicità e trasparenza nell’organizzazione e nel funzionamento.

scopri di più

EAUT ha la grande responsabilità di gestire una risorsa preziosa e limitata come l’acqua. Con questa consapevolezza, gli obiettivi strategici e operativi sono strettamente declinati in connessione alla responsabilità sociale e di tutela ambientale, adempiendo anche indefettibili funzioni e attività legate a obblighi di legge correlati alla sicurezza e all’applicazione delle disposizioni di protezione civile.

La missione dell’ente comporta il realizzare le opere già finanziate, l’accelerare le residue progettazioni per il completamento delle adduzioni primarie, il favorire l’uso plurimo delle acque nel rispetto della programmazione complessiva del territorio e delle sue diverse esigenze. Le funzioni coerenti con tale missione sono conferite direttamente dalla legge istitutiva e comprendono la progettazione ed esecuzione di opere di accumulo, di adduzione, di distribuzione (delegate poi per legge regionale ad altri soggetti), di bonifica idraulica e infrastrutturali riguardanti le acque a scopo plurimo prevalentemente irriguo, compresa la produzione e vendita di energia. Tra i compiti rientra poi la gestione, l’esercizio e la manutenzione, oltre all’effettuazione di studi e ricerche anche sperimentali, in riferimento alle opere in questione.

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Il nostro ente nasce e lavora dunque come una struttura tecnica destinata alla progettazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche previste dal più grande e importante piano irriguo dell’Italia centrale, il cosiddetto “Piano Arredi”. Le finalità sono oggi sintetizzabili in cinque macrofunzioni:

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1. Progettazione ed esecuzione di opere di accumulo, adduzione e distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo, nonché alla relativa gestione, esercizio e manutenzione, nell’ambito delle competenze attribuite dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali;

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2. Progettazione ed esecuzione di opere di accumulo, adduzione e distribuzione delle acque a scopo prevalentemente irriguo, nonché alla relativa gestione, esercizio e manutenzione, nell’ambito delle competenze delle Regioni Toscana e Umbria;

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3. Attuazione di interventi in materia di realizzazione, manutenzione ed esercizio di opere pubbliche irrigue, di bonifica idraulica e infrastrutturali, compresa la produzione e vendita di energia, su incarico o concessione dello Stato, delle Regioni Toscana e Umbria, nonché di interventi, nelle medesime materie, che siano affidati da enti locali territoriali;

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4. Gestione delle opere pubbliche irrigue, di bonifica idraulica e infrastrutturali;

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5. Effettuazione di studi e ricerche, anche sperimentali, connessi con le precedenti funzioni.

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