News n. 06/2023 – Dicembre 2023 –
Prosegue il percorso di condivisione, confronto e dibattito dedicato alla diga di Montedoglio per presentare il progetto di sviluppo dell’utilizzo della risorsa idrica e le potenzialità dell’invaso tiberino al servizio irriguo e idropotabile dei territori. Dopo il convegno organizzato da EAUT nel maggio 2023 nella sede di Bonifiche Ferraresi in Valdichiana con la presenza di tecnici, ingegneri, docenti universitari e istituzioni, il secondo appuntamento è andato in scena mercoledì 29 novembre al Centro Congressi “La Fortezza” a Sansepolcro.
“Il Lago di Montedoglio: conoscenze e opportunità per uno sviluppo sostenibile del territorio” è stato il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Fondazione Progetto Valtiberina con la partecipazione di EAUT e il sostegno di Aboca che ha fornito una preziosa occasione di conoscenza per tutta la comunità dell’Alta Valle del Tevere, territorio che ospita il lago artificiale più grande del centro Italia. Il convegno ha riunito esperti di diverse discipline, istituzioni locali e regionali, ordini professionali e altri rappresentanti del territorio che hanno affrontato temi cruciali legati all’impatto ambientale della diga, al suo potenziale turistico, ai possibili impieghi in campo energetico e molto altro ancora. L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato di fornire una panoramica completa delle opportunità offerte dal lago di Montedoglio e di promuovere una discussione costruttiva sul suo futuro, tenendo conto anche degli aspetti storici legati alla sua creazione. L’evento ha visto la partecipazione di importanti personalità istituzionali e del mondo economico, con l’apertura dei lavori che è stata affidata al presidente di Aboca, il cavalier Valentino Mercati, al quale hanno fatto seguito i saluti dei sindaci dei Comuni coinvolti. Durante la giornata hanno preso parte al convegno anche i rappresentanti delle Regioni interessate dall’invaso. Per la Toscana erano presenti il presidente Eugenio Giani e il consigliere regionale di maggioranza Vincenzo Ceccarelli, mentre per la Regione Umbra hanno partecipato il dottor Michele Michelini (direttore dello Sviluppo Economico, dell’Agricoltura, del Lavoro, dell’Istruzione, dell’Agenda Digitale), assieme ai rappresentanti consiliari di maggioranza Manuela Puletti, Marco Castellari e Valerio Mancini, e al consigliere di minoranza Michele Bettarelli. «Siamo soddisfatti per la grande adesione riscossa da questo evento, che certamente rappresenta un importante passo in avanti nella promozione di uno sviluppo sostenibile dell’Alta Valle del Tevere, sfruttando appieno le potenzialità offerte dal lago artificiale di Montedoglio – ha commentato David Gori, presidente di Fondazione Progetto Valtiberina e moderatore dell’incontro. – Abbiamo ascoltato con interesse le relazioni, gli spunti e le proposte offerte dai diversi ospiti. Anche alla luce di quanto emerso, come Fondazione Progetto Valtiberina continueremo a impegnarci per valorizzare al massimo questa risorsa unica, coinvolgendo tutti gli attori interessati. Un ringraziamento a tutti i partner e collaboratori dell’evento, e ovviamente alle tante persone che hanno preso parte alla giornata». La giornata si è articolata in due blocchi distinti. Durante la sessione del mattino sono stati affrontati argomenti riguardanti l’origine della scelta di Montedoglio, le caratteristiche strutturali e idrauliche della diga, i controlli di sicurezza e monitoraggio, nonché le valutazioni sulla pericolosità da fagliazione. Gli interventi sono stati tenuti da varie personalità di spicco nel settore, tra cui l’ingegner Simone Viti (presidente di EAUT), il professor Alessandro Ghinelli (sindaco di Arezzo e docente dell’Università degli Studi di Firenze),
l’ingegner Valter Pascucci (già dirigente della Direzione Generale Dighe e membro esperto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) e il professor Paolo Boncio (docente del Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara). «La Diga di Montedoglio e la relativa rete di adduzione in corso di ultimazione (entrambe di esclusiva competenza di EAUT, differentemente dalla distribuzione) – ha spiegato Simone Viti, presidente di EAUT, – rappresentano un concreto strumento di sviluppo che costituisce da un lato un presidio nei confronti delle piene e dall’altro una garanzia per l’erogazione, disciplinata da un protocollo d’intesa tra le Regioni Toscana e Umbria, della risorsa in ambito idropotabile e irriguo nei territori attrezzati con le condotte distributrici creando opportunità di crescita e di occupazione. Grazie all’utilizzo della risorsa idrica, ulteriori ricadute sul territorio potranno derivare anche dalle possibilità di condivisione dell’energia idroelettrica prodotta nell’ambito delle norme in fase di definizione».
La seconda parte della giornata ha poi esplorato le potenzialità del territorio, concentrandosi sui laghi naturali e artificiali come “risorse multifunzionali”, con la presentazione di interessanti prospettive sulle opportunità per il cicloturismo sulle sponde della diga e con le proposte per una fruizione ecoturistica del lago basata su esperienze analoghe nel territorio nazionale. I relatori di questa sessione hanno incluso il professor Manuel Vaquero Pineiro dell’Università degli Studi di Perugia, l’ingegner Giovanni Cardinali del Centro Studi FIAB, l’ingegner Remo Chiarini dello Studio Chiarini Associati di Arezzo e il presidente dell’Aviazione Marittima Italiana Orazio Frigino. «Siamo molto soddisfatti di aver collaborato con Fondazione Progetto Valtiberina e di aver contributo alla riuscita del convegno per la parte a noi assegnata correlata alle conoscenze relative alla diga – ha aggiunto Viti. – Continua direi proficuamente il percorso di informazione corretta sulle questioni tecniche alla quale ci stiamo impegnando a dare costanza come testimoniato dai due convegni organizzati nel 2023 tra Valdichiana e Valtiberina».