News n. 08 – Gennaio 2024 –
Proseguono i lavori per la ristrutturazione dell’impianto irriguo nella valle del Foenna che, dalla diga del Calcione, si sviluppa tra Lucignano e Sinalunga. L’intervento, condotto da EAUT per un investimento pari a 13.199.867,16 €. (di cui 8.514.682,65 €. per lavori e 4.685.184,51 €. per espropri, spese generali, oneri riflessi e altri correlati alla realizzazione delle opere), è orientato al completo rifacimento della condotta adduttrice e della rete di distribuzione primaria fino ai gruppi di consegna comiziali da cui partiranno le reti di distribuzione secondaria, ponendo così le acque derivate dall’invaso al servizio dell’irrigazione di circa 1.500 ettari di territori tra i due Comuni della Valdichiana.
Il progetto è orientato a sostituire le opere originarie poste negli anni ‘70 per rispondere alle rinnovate esigenze delle aziende agricole locali, con tecnologie moderne volte a eliminare le perdite delle acque, i disservizi all’utenza e il ricorso a interventi di manutenzione straordinaria, procedendo verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale e economica. La conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2024.
Storia e criticità – La rete irrigua della valle del Foenna è stata progettata negli anni ‘60 in concomitanza con la realizzazione della diga del Calcione, andando a costituire un elemento cardine per lo sviluppo e la conservazione delle attività agricole della zona. Le originali condotte hanno manifestato, negli ultimi anni, problematiche di utilizzo per il deperimento delle strutture e per l’evolversi della pratica irrigua. Le tubazioni di cemento armato della condotta adduttrice e di fibrocemento per le condotte di distribuzione primaria e secondaria sono ancora oggi utilizzabili ma richiedono costanti interventi di manutenzione straordinaria per fronteggiare le perdite e i disservizi a causa delle frequenti rotture annuali. L’adduttrice principale, in particolare, ha mostrato una sensibile diminuzione della funzionalità idraulica connessa al naturale deterioramento del materiale costituente le condotte con conseguenti perdite su tutta la linea. Anche le condotte di distribuzione versano in stato critico con episodi frequenti di rotture a cui si aggiunge la perdita di piena funzionalità delle apparecchiature idrauliche. L’evolversi delle metodologie irrigue, infine, ha reso indispensabile la revisione della distribuzione per adeguarsi alle esigenze dell’attuale strutturazione agricola, delle dimensioni aziendali, delle forme di conduzione e delle metodologie irrigue. Questa situazione ha motivato il progetto di EAUT volto al rifacimento dell’intera rete irrigua.
Gli interventi di EAUT – La nuova condotta adduttrice, di lunghezza pari a circa 15 km, ha origine dall’esistente camera di manovra al piede del paramento di valle della diga del Calcione, realizzata in acciaio con DN variabile tra 900 mm e 500 mm. La stessa è sezionata a mezzo di organi di intercettazione posti in nove nodi di derivazione (camere di manovra) lungo il tracciato individuati con le lettere dalla A alla I per consentire l’alimentazione dei distretti irrigui. Dalle suddette camere di manovra ha origine poi la rete di distruzione primaria – di sviluppo pari a circa 28 km – costituita da tubi in pvc di DN variabile tra 250 mm e 110 mm, che provvede all’alimentazione dei distretti irrigui in cui è suddiviso il comprensorio. In ognuno dei succitati distretti sono installati i gruppi di consegna a servizio dei vari comizi. Un elemento innovativo nel nuovo impianto, realizzato al 40% ad oggi, è rappresentato proprio dall’introduzione dei gruppi di consegna che introducono un utilizzo turnato nei singoli comizi irrigui nel caso di più utenze alimentate dallo stesso gruppo di consegna. Questi ultimi saranno equipaggiati con unità elettroniche locali autoalimentate per il prelievo mediante tessera elettronica di cui l’utenza sarà dotata per concretizzare una sempre più razionale gestione e distribuzione della risorsa idrica. L’alimentazione finale alle singole aziende o a gruppi di aziende avverrà attraverso l’eventuale realizzazione della rete di distribuzione secondaria alla quale le stesse provvederanno autonomamente.