News n. 14 – Aprile 2024 –
Proseguono i lavori per la realizzazione delle opere di adduzione primaria dalla diga di Casanuova verso la Valle Umbra. Gli interventi, divisi in tre lotti, sono coordinati da EAUT in parallelo ai cicli di invasi sperimentali e di correlati svasi attualmente in corso per il raggiungimento di quota 305 m.s.l.m. di altezza del bacino, corrispondente a un volume pari a circa 52.000.000 mc di acqua che verranno finalizzati per l’approvvigionamento irriguo di gran parte del territorio dell’Umbria e per le necessità idropotabili di Perugia e di altre città della regione. Tra le opere attualmente in corso di esecuzione rientra il “III lotto – I stralcio – I sub stralcio” del sistema di adduzione secondo quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alla voce “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico”, con la consegna dei lavori avvenuta nel novembre del 2023 e con il termine finale fissato per il mese di marzo 2025.
Le caratteristiche del terzo lotto – L’intervento consiste nel prolungamento delle opere di adduzione primaria dal serbatoio sul fiume Chiascio che, dal Comune di Foligno, si estende all’interno della Valle Umbra nel Comune di Montefalco. La linea di adduzione principale è costituita da una condotta in acciaio con DN 1400 mm e con sviluppo di circa 5,5 chilometri nel tratto compreso tra il nodo H e il nodo I dove verrà realizzato un manufatto di intercettazione da cui si staccherà una diramazione secondaria verso la vasca n.23+24 prevista nel comune di Montefalco per favorire un ampliamento della superficie complessivamente alimentata di ulteriori 1.880 ettari.
Vantaggi e benefici dell’intervento – Il progetto previsto e appaltato da EAUT si inserisce in un percorso complessivo che, dall’invaso di Casanuova, garantirà l’approvvigionamento irriguo della Valle Umbra per un totale di circa 10.000 ettari. Gli attuali cicli di invaso e svaso relativi alla diga sono finalizzati a testare l’efficacia dell’intervento di stabilizzazione del versante in destra idrografica del bacino, in vista dell’entrata in servizio “limitata” della diga che prevederà l’utilizzo del ramificato sistema di adduzione. I principali benefici conseguenti alla realizzazione degli interventi in generale per l’adduzione e nello specifico per il “III lotto” sono legati soprattutto allo sviluppo e al sostegno alle attività agricole, con la possibilità di fronteggiare i periodi siccitosi, con l’opportunità di dare nuovo impulso per lo sviluppo delle aree interessate e con un importante supporto alla salvaguardia delle colture destinate a prodotti Dop o Igp locali. In parallelo potranno essere ampliate le aree servibili dalle risorse idriche stoccabili mediante la potenziale distribuzione idropotabile delle zone che si sviluppano lungo la condotta in fase di realizzazione, mentre un ulteriore contributo sarà orientato alla tutela ambientale con il miglioramento della condizione idrologiche delle falde attigue attraverso un intervento che tenderà a minimizzare il prelievo diretto da pozzi o corpi idrici.