News n. 11 – Marzo 2024 –
Tecnologie all’avanguardia per la riduzione delle perdite idriche e per una gestione sempre più sostenibile della risorsa idrica. La Regione Toscana ha deliberato un finanziamento del valore di 1.450.000 euro a EAUT che, inserito nel PSR – Piano Sviluppo Rurale, prevede il completamento e l’ampliamento di opere di telecomando e telecontrollo lungo il “Sistema Occidentale” che, dalla diga di Montedoglio, è sviluppato per circa 115 chilometri verso la Valdichiana. Impianti di digitalizzazione e monitoraggio sono già presenti nei nodi e nelle vasche della rete, dunque questo progetto permetterà di integrare quanto già esistente per migliorare una gestione centralizzata in grado di consentire in tempo reale la conoscenza dei principali parametri di esercizio in tutti i punti idraulicamente significativi, la conoscenza dello stato di servizio di tutte le apparecchiature elettroidrauliche operative con funzioni di regolazione-intercettazione, la possibilità di intervenire a distanza sulla funzionalità delle apparecchiature per modificarne i parametri e misurare la quantità di risorsa erogata, e il relativo controllo gestionale.
Il sistema di telecomando e telecontrollo esistente
L’utilizzo di queste tecnologie permette a EAUT di modulare la portata lungo tutto il percorso dell’adduzione secondo le esigenze irrigue dei singoli territori, andando a evitare situazioni di dispersione della risorsa. L’architettura del Sistema di Telecontrollo è costituita da apparati elettronici (RTU) di acquisizione e trasmissione di dati presso tutte le postazioni periferiche significative, e da un Centro di Controllo realizzato presso la sede di EAUT ad Arezzo. Il sistema è basato su un’architettura di tipo “open” che utilizza componenti hardware e software a larga diffusione, con un sistema di vettore dati GSM-GPRS per la comunicazione tra le postazioni periferiche e lo stesso Centro Di Controllo. Queste tecnologie integrate permettono dunque di assicurare lungo l’intera rete sempre migliori standard in termini di elasticità e continuità di esercizio, affidabilità, polifunzionalità gestionale, funzioni di telecontrollo e telecomando.
L’intervento finanziato
L’intervento in oggetto per la sopradescritta infrastruttura sarà orientato sul “Sistema Occidentale” che è dominato dalla vasca del Fondaccio che, posta nell’omonima località del comune di Arezzo, ha un volume di compenso di circa 20.000 mc e svolge una funzione di accumulo e di rilascio di volumi idrici in pressione attraverso l’infrastruttura idraulica verso la Valdichiana. Il sistema di telecomando e telecontrollo già presente lungo questa tratta verrà integrato dalla messa in opera di più innovativi sistemi informatici e tecnologici che mirano all’ottimizzazione della misura e del controllo dell’erogazione della risorsa. Gli impianti verranno installati all’interno delle camere di manovra e di sezionamento ubicate lungo lo sviluppo delle condotte dell’infrastruttura idraulica, in corrispondenza delle vasche di compenso o nei nodi terminali della rete dove è attualmente prevista l’erogazione diretta all’utenza, risultando disseminate in un’ampia area geografica tra i territori comunali di Arezzo (in località Fondaccio, Pieve a Quarto, Policiano, Rigutino, San Zeno, Sant’Anastasio, Olmo, Oppiarello e Tuori), Marciano della Chiana (in località Teso), Foiano della Chiana (in località Pozzo della Chiana), Castiglion Fiorentino (in località Case Frappi, Fonte del Mazza e Montecchio), Cortona (in località Mezzavia, Fossa del Lupo e Terontola-Stazione) e Montepulciano (in località Valiano).
A titolo esemplificativo, gli interventi riguarderanno la motorizzazione dell’apparecchiatura idraulica con l’ampliamento dell’impianto elettrico esistente per l’azionamento da remoto del valvolame e la motorizzazione delle apparecchiature idrauliche by-pass esistenti, oltre all’installazione di impianti di video-sorveglianza, di sensori di allarme per il telecontrollo di livello allagamento, di misuratori di portata, di misuratori di livello, di misuratori di pressione e di misuratori della DDP dell’impianto di protezione catodica.
Il progetto prevede inoltre la messa in opera di misuratori di portata e di pressione e l’installazione della necessaria RTU alimentata per mezzo di pannello fotovoltaico in corrispondenza dei nodi della rete disseminati lungo l’infrastruttura per la somministrazione diretta della risorsa all’utenza privata, oltre all’ampliamento hardware e software del centro di gestione di EAUT.