News n. 10 – Giugno 2025 –
Siglato tra Regione Toscana, Regione Umbria, Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Centrale, Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale e Commissario Straordinario per la scarsità idrica, in data 7 giugno 2025, l’Accordo di Programma per la gestione e l’utilizzo condiviso delle risorse idriche della diga di Montedoglio. L’accordo, ai sensi dell’articolo 158 del decreto legislativo 156/2006 (… laddove il fabbisogno comporti o possa comportare il trasferimento di acqua tra regioni diverse e ciò travalichi i comprensori di riferimento dei distretti idrografici, le Autorità di bacino, sentite le regioni interessate, promuovono accordi di programma tra le regioni medesime…), regolamenta la ripartizione della risorsa invasata tra plurimi utilizzi e diversi territori, gettando le basi per un aggiornamento del quadro esigenziale e programmatico, prodromico all’aggiornamento della concessione assentita ad EAUT, già definito nel Protocollo d’Intesa siglato nel 2008.
GLI OBIETTIVI ISTITUZIONALI DI EAUT – L’Accordo di Programma costituisce un elemento indispensabile per la conduzione dell’invaso e della rete infrastrutturale di adduzione dalla diga di Montedoglio, rimasta saldamente in mano ad EAUT che ha dato prova di significativa efficienza ed efficacia, nel corso del tempo, dimostrando capacità gestionali nel realizzare gli obiettivi sanciti dalla legge istitutiva n.54 della Regione Toscana del 28 ottobre 2011 e n.11 della Regione Umbria del 27 ottobre 2011 perseguendo l’equilibrio economico-finanziario nell’esercizio e gestione delle opere di accumulo adduzione e distribuzione, dopo averle progettate e realizzate. EAUT è infatti un Ente pubblico economico autonomo vigilato da Regione Toscana, Regione Umbria e Ministero dell’Agricoltura che persegue tale equilibrio di bilancio senza alcun contributo pubblico per il proprio sostentamento e senza elevare alcun ruolo di contribuenza (più semplicemente tassa) ma fornendo acqua, servizi di ingegneria e servizi correlati alla realizzazione di opere infrastrutturali. Il corrispettivo per queste attività è definito dalle risultanze documentate del bilancio ed è attribuito ai diversi utilizzi mediante spaccchettamento contabile stabilito dalle deliberazioni ARERA o, nel caso dei servizi finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche, mediante il quadro economico di finanziamento.
I CONTENUTI DELL’ACCORDO – Nell’accordo vengono sostanzialmente confermati i volumi annuali (in metri cubi) già indicati nel protocollo d’intesa del 2008 per un totale di 79,8 Mln (si consideri che l’invaso è a regolazione pluriennale per 135 Mln con una capacità annuale di circa 110 Mln). Vengono pertanto destinati all’utilizzo idropotabile complessivamente circa 41,8 Mln. mentre a quello irriguo circa 38 Mln. Nei confronti dei territori regionali la ripartizione risulta: Toscana 44 Mln, Umbria 35,8 Mln. Si aggiunge ai suddetti volumi il trasferimento di 10 Mln al Lago Trasimeno restando inoltre confermata l’alimentazione del deflusso ecologico del Tevere subito a valle della Diga per almeno 40 Mln.
EAUT è tenuto dalla suddetta legge istitutiva ad occuparsi della fornitura della risorsa idrica sulla base della ripartizione concordata definendo con i beneficiari appositi atti convenzionali secondo le norme vigenti.
La sostanziale novità dell’Accordo sottoscritto, riguarda il trasferimento al Lago Trasimeno della risorsa idrica mediante l’utilizzo delle infrastrutture onerosamente gestite da EAUT attraverso una rete di adduzione di oltre 120 chilometri (che complessivamente a regime sarà di cìrca 186 Km.). L’articolo 1 del precedente Protocollo di Intesa prevedeva l’utilizzo per il progressivo recupero dei livelli idrici del Lago Trasimeno, del Lago di Chiusi e del Lago di Montepulciano delle sole acque di sfioro, quindi non invasabili, senza indicarne la quantità e il periodo. Il nuovo Accordo di Programma, invece, destina al trasferimento al Lago Trasimeno 10 milioni di metri cubi di acqua non direttamente correlati allo sfioro ma indicativamente al solo periodo da novembre a marzo, sottraendoli alla disponibilità stabilita dalla concessione, con conseguente erosione dei fattori produttivi di EAUT e quindi del quadro economico complessivo istituzionalmente orientato al perseguimento dall’equilibrio economico finanziario.
Completati tutti gli accertamenti e le realizzazioni correlati all’istruttoria, (di cui risulta titolare nell’Accordo in questione, la Regione Umbria) per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni per rendere operativo il suddetto trasferimento e valutato in un quadro convenzionale appropriato il trasferimento della risorsa, EAUT si renderà pertanto protagonista di un intervento fondamentale per il miglioramento delle condizioni ambientali del Lago.