News n. 17 – Giugno 2024 –
Collaudate con esito positivo le tubazioni in acciaio per l’interconnessione idraulica degli impianti in Valdichiana sottesi alle dighe di Montedoglio e Calcione. Le verifiche ed i controlli sono stati effettuati direttamente dai tecnici di EAUT nello stabilimento della ditta fornitrice a Lorca, in Spagna, dove è stata accertata la qualità dei materiali per la realizzazione delle opere, attestando così la conformità ai requisiti richiesti dall’appalto e alle norme vigenti. Questa operazione ha testimoniato la meticolosità e l’attenzione rivolta verso ogni fase del progetto che porterà alla realizzazione di un tratto di condotta in acciaio di circa 8 chilometri di lunghezza che collegherà la vasca n.23 in località Pozzo della Chiana appartenente alle opere di adduzione della diga di Montedoglio per la Valdichiana al nodo di sezionamento “E” in località Tortino di Siena, con il quale viene intercettato l’impianto irriguo nella valle del Foenna che dalla diga del Calcione si sviluppa tra Lucignano e Sinalunga. La realizzazione dell’interconnessione renderà mutuabile l’utilizzo delle risorse idriche dei due invasi per l’irrigazione delle rispettive aree agricole e per l’uso idropotabile, andando a servire anche le aree contermini allo sviluppo della condotta tramite prese irrigue.
Stoccaggio delle tubazioni a seguito delle verifiche di cui alle norme UNI EN 9099/89 e UNI EN 10204
IL COLLAUDO – Le verifiche di controllo, condotte secondo quanto disposto dalle Norme UNI 9099/89 e UNI EN 10204 (e loro modifiche e integrazioni successive) hanno riguardato le tubazioni in acciaio DN600 del tratto dalla vasca n.23 al nodo di derivazione n.1 e DN900 del tratto successivo fino al sezionamento E. Le suddette verifiche che hanno determinato il collaudo effettuato nello stabilimento di Lorca, propedeutico ed obbligatorio all’accettazione della fornitura ed al successivo trasporto a piè d’opera, hanno previsto controlli a campione che sono partiti con un preliminare esame visivo dei lotti di tubi oggetto di fornitura per il controllo dell’aspetto, andando a riscontrare la conformità delle superfici esterne e interne. Sono stati così effettuati collaudi di accettazione per sette lotti di tubazioni rivestite che hanno interessato più aspetti a partire dal controllo dimensionale dei tubi per la lunghezza lungo la generatrice, l’ovalizzazione, il diametro esterno e lo spessore acciaio (escluso il rivestimento). Il collaudo è poi proseguito con il controllo della certificazione di qualità degli acciai e con le prove di resistenza metallica (a trazione e piegatura) testata sui “talloni” prelevati a campione dalle tubazioni (sia in corrispondenza della saldatura elicoidale dei “coils” costituenti la tubazione, sia in corrispondenza di porzioni non interessate da tali saldature), procedendo poi al controllo della saldatura mediante strumenti ad ultrasuoni.
Fase preliminare propedeutica allo srotolamento del coils per le successive operazioni di saldatura ad arco sommerso.
Fase di sagomatura del “pipe” con conseguente saldatura mediante la tecnica ad arco sommerso.
È stato poi collaudato il rivestimento esterno per cui sono stati eseguiti controlli visivi, dimensionali e dello spessore, prove di continuità del suddetto rivestimento mediante utilizzo di apparecchiatura elettrica ad alta tensione (25KV) rivelatrice di eventuali difetti, prove di resistenza all’urto, prove di sradicamento, controlli di costituzione e prove di resistenza alla penetrazione sotto particolari condizioni di temperatura e carico.
Verifica rivestimento esterno – prova di sradicamento
L’ultima fase ha riguardato la verifica del rivestimento interno con controlli visivi e dimensionali condotti con strumenti elettronici ad ultrasuoni di elevata precisione.
Foto 6. Prove di resistenza a trazione e piegatura di porzioni di tubazione oggetto di collaudo
Tutte le tubazioni in esame sono risultate conformi alle tolleranze previste dalle norme, potendo così procedere all’autorizzazione al trasporto in cantiere dove è previsto un ulteriore controllo della fornitura dopo la posa in opera (previo controllo della documentazione attestante anche i controlli radiometrici).
Foto 7 – 8. Prove di resistenza all’urto “impact test” del rivestimento esterno in polietilene
AGGIORNAMENTO DEI LAVORI – I lavori per l’interconnessione in oggetto comportano un investimento complessivo pari a 10.585.661,03 € e sono stati avviati nel novembre 2023 con le prime operazioni di bonifica degli ordigni bellici, di completamento delle attività di asservimento, esproprio e occupazione temporanea dei territori, e di revisione del piano di indagine archeologica, seguiti dall’inizio delle operazioni di escavazione per la posa delle tubazioni.
Foto 9. Tubazioni trasportate su gomma e allocate lungo il cantiere lungo linea, Vasca 23, Pozzo della Chiana, Foiano della Chiana, (AR).
Il progetto prevede l’impiego di condotte di due diversi diametri DN600-DN900 e la realizzazione anche di cinque nodi di sezionamento da A a E oltre al nodo di diramazione n.1 e al relativo pozzetto per l’allocazione del misuratore di portata, due nodi di sezionamento e relativi pozzetti di ricovero in corrispondenza dell’attraversamento ferroviario e due pozzetti di sezionamento in corrispondenza dell’attraversamento autostradale, e altre opere di sfiato, scarico e presa intermedia. La conclusione è fissata in 450 giorni e, di conseguenza, entro i primi mesi del 2025. Questo intervento è finalizzato a portare benefici irrigui per il territorio coinvolto in particolare nel caso di periodi siccitosi correlati al bacino imbrifero sotteso dalla diga del Calcione e per il relativo comprensorio che potrà utilizzare la risorsa proveniente dalla diga di Montedoglio stoccata nella vasca n.23 in sostegno alle attività agricole e idropotabili. Viceversa, i volumi della diga del Calcione potranno essere convogliati, in caso di carenza idrica relativa al distretto 23 servito dall’omonima vasca, per l’accumulo di risorsa idrica. Tra gli altri benefici rientrano la possibilità di ampliare le aree servibili dalle risorse idriche stoccabili con la potenziale distribuzione irrigua nelle zone sviluppate lungo la nuova condotta di interconnessione, il miglioramento delle condizioni idrologiche delle falde attigue minimizzando il prelievo diretto da pozzi e corpi idrici, e il possibile utilizzo nel comprensorio del Calcione di una risorsa idrica di alta qualità proveniente da Montedoglio.