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Positivi esiti dalla ventiseiesima visita di collaudo alla diga di Montedoglio

News n. 26 – Novembre 2024 – 

Si è svolta in questi giorni con esiti positivi la ventiseiesima visita della Commissione di Collaudo tecnico-speciale (ex art.22 del nuovo Regolamento Dighe di cui al DM 94/2024) alla diga di Montedoglio. La nuova valutazione tecnico-funzionale effettuata per l’accertamento delle condizioni di sicurezza durante i cicli di invasi sperimentali e di correlati svasi ha giudicato regolare il comportamento delle opere di sbarramento alle quote autorizzate e raggiunte secondo le previsioni, fatte salve e confermate tutte le condizioni espresse dalla Direzione Generale per le Dighe. La relazione riepilogativa della stessa commissione ha confermato giudizio favorevole sul comportamento delle ripristinate strutture cementizie dello scarico di superficie in corrispondenza dello stazionamento del livello d’invaso a quota 390,50 m.s.l.m. durante lo step di carico che condurrà alla quota massima fissata in 393,60 m.s.l.m.

 

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Paramento di valle della diga e sulla destra il complesso dello scarico di superficie. (Drone EAUT, Giugno 2024).

 

AVANZIAMENTO DEGLI INVASI SPERIMENTALI – Il 17 gennaio 2023, EAUT ha trasmesso alla Direzione Generale per le Dighe il programma degli invasi sperimentali della diga che prevede, a partire dalla quota di esercizio 383,00 m.s.l.m., il raggiungimento della nuova quota di massima regolazione del serbatoio a 393,60 m.s.l.m. in due step di carico. Il primo step prevedeva il raggiungimento e il relativo mantenimento per la durata di quindici giorni di una quota di livello idrico pari a 388,00 m.s.l.m. con sosta intermedia a 385,00 m.s.l.m. per la medesima durata, mentre il secondo step è finalizzato a raggiungere e mantenere la quota massima di 393,60 m.s.l.m. per la durata di ulteriori quindici giorni. Il primo step di carico è terminato il 28 settembre 2023 con il successivo rientro dell’invaso alla quota 383,00 m.s.l.m. e, di conseguenza, EAUT ha richiesto alla Direzione Generale per le Dighe di procedere al secondo step con nota del 28 dicembre 2023. La più recente visita della Commissione di Collaudo nel corso dell’attuale ciclo di invaso  ha permesso alla stessa, con l’ausilio della consistente documentazione di osservazioni, indagini e misure rilevate da EAUT tenendo altresì conto dell’esito dell’attività di vigilanza svolta da pate degli Uffici territoriali della Direzione MIT e delle asseverazioni dell’Ingegnere responsabile, di valutare il comportamento delle opere nel periodo tra aprile e settembre del 2024, con risultati che certificano tenuta e sicurezza dello sbarramento e delle strutture di scarico di superficie.

 

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Vista complessiva delle paratoie in acciaio e del relativo blocco/pile in calcestruzzo dello scaricatore di superficie.

 

ESITI DELLA RELAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA – A emergere dalla relazione in seguito all’analisi delle risultanze delle varie strumentazioni di controllo installate è, infatti, che il rilevato principale di sbarramento è in condizioni soddisfacenti e che il guasto strutturale che ha interessato lo scarico di superficie nel dicembre del 2010 e i successivi lavori di ricostruzione e ristrutturazione non hanno avuto ripercussioni sulle condizioni dello stesso, con il processo di assestamento del rilevato che prosegue secondo le aspettative. Il nucleo centrale della diga continua a svolgere con efficienza le proprie funzioni di tenuta e la tenuta generale dello sbarramento viene assicurata con pari efficacia dallo schermo generale come attestato dai risultati forniti dalla rete piezometrica di controllo e dall’entità e andamento nel tempo delle perdite misurate in differenti postazioni. Le strutture dello scarico di superficie risultano in piena efficienza, con la conservata stabilità che è attestata dalle misure fornite dai due misuratori di apertura dei giunti che controllano i reciprochi movimenti dei due semicorpi cementizi del manufatto. Positivo è risultato anche il controllo delle filtrazioni al contatto tra le platee dei conci ricostruiti e il materiale di sedime che certifica la buona efficacia dei provvedimenti adottati (velo di cucitura tra fondazione delle nuove strutture e schermo generale, giunti di tenuta, guaine impermeabili) e l’assenza di qualsiasi disturbo dello schermo generale a seguito del guasto strutturale e dei susseguenti lavori di demolizione e ricostruzione delle strutture. Le misure inclinometriche hanno attestato, inoltre, la stabilità della pendice che sovrasta la vasca di raccolta dello scarico sulla sinistra idraulica e della porzione del contronucleo di valle contenuta dalla paratia di nuova realizzazione. I valori di livello misurati, infine, hanno confermato il giudizio positivo dell’efficienza dello schermo di tenuta generale che corre lungo il bordo contro acqua dello scarico di superficie e sotto la fondazione del muro di chiusura e contenimento del terrapieno.

 

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Vista complessiva dello scaricatore di superficie. (Drone EAUT, monitoraggio di controllo,  Marzo 2023).

 

CONCLUSIONI – Le opere di sbarramento in generale e i relativi organi accessori, così come le sponde del serbatoio, sono dunque controllate con costante assiduità mediante ispezioni di controllo, osservazioni e misure strumentali da parte dei tecnici di EAUT,  secondo quanto prescritto dal “Foglio di condizioni per l’esercizio e la manutenzione” e dalla vigente normativa di riferimento. Tale attività è controllata dalla vigilanza effettuata dagli Uffici territoriali della Direzione Dighe. La ventiseiesima visita di collaudo ha dato riscontri positivi per proseguire nell’invaso sperimentale del serbatoio come da programma: il buon esito dell’operazione è risultata un requisito fondamentale procedere con la seconda fase di invaso sperimentale fino alla quota di sfioro pari a 393,60 m.s.l.m. Il raggiungimento di questa quota, già peraltro autorizzato dalla DIREZIONE Dighe, resterà ora subordinato alle eventuali ulteriori richieste di monitoraggio, controllo e valutazione, oltre a essere condizionato dagli utilizzi, dalle regole gestionali autorizzate anche in caso di piena, dalle situazioni meteorologiche non solo per quanto riguarda gli afflussi ma anche, una volta prossimi al raggiungimento della quota massima di regolazione, dalle previsioni favorevoli di precipitazioni che dovranno far prevedere un contenimento del massimo invaso nei limiti di quanto autorizzato.

 

 

 

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